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[E]holi[e]-day2020

Ti concedi qualche giorno di vacanza ma vorresti anche fotografare senza,però,rinunciare alla…vacanza stessa…allora con tutta spensieratezza ti porti una “toy camera” #Yaschica #Y35  e qualche “rullo” #digifilm200 ed il gioco è fatto !

Saranno sfocate,non esposte correttamente, distorte e perchè no anche composte male ma di contro  mi sono davvero divertito ! #senzapensieri #senzapostproduzione #analogicodigitale #digitaleanalogico.

 

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PRESS & ISSUE 2016

Per il  2016 è andata così….

Grazie sempre per le vostre visite al mio blog,a presto!

La terra del sale

La riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco è una riserva naturale regionale della Sicilia istituita nel 1995, che si estende per quasi 1000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani e Paceco. La riserva, all’interno della quale si esercita l’antica attività di estrazione del sale, è una importante zona umida che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori ; è gestita dal WWF Italia. La storia delle saline trapanesi è antichissima e si fa risalire probabilmente al popolo dei Fenici circa tremila anni  fa . Per buona parte del primo millennio a.C. questo antico e glorioso popolo di commercianti e navigatori deteneva il monopolio dell’ “oro bianco”.

L’acqua del mare, l’energia del vento ed il calore del sole sono gli elementi che, indirizzati dall’opera dell’uomo, producono il prezioso sale. Per la produzione è necessario un mare ad alta salinità,  la presenza quasi costante di vento e una scarsa piovosità. Il principio della lavorazione del sale è semplice: si convoglia gradatamente l’acqua di mare in diverse vasche di dimensioni e livelli differenti, provocando l’evaporazione e lasciando depositare il cloruro di sodio sul fondo, da dove poi viene raccolto e trasportato nell’argine principale detto “ariuni”. L’acqua di mare viene convogliata nelle grandi vasche, le prime  chiamate “fridde”, a ridosso della costa.  Da qui, attraverso canali e chiuse, l’acqua viene trasferita in vasche meno grandi e profonde delle “fridde”, chiamate vasche “d’acqua cruda o retrocalda”. Le vasche successive, per consentire una migliore evaporazione e concentrazione del cloruro di sodio, diminuiscono di ampiezza e profondità, ma aumentano di numero. La frammentazione dei bacini è importante per accelerare l’evaporazione dell’acqua provocata dal vento e dal sole. I canali muniti di chiuse trasferiscono l’acqua dalle vasche chiamate “messaggere o ruffiane” alle vasche denominate  “retrocalde”, favorendo, durante il trasferimento, una parziale evaporazione.L’ultimo gruppo di vasche  sono le “calde”, quadrate, accostate su due file, una in comunicazione con le “messaggere”, le altre con le “caselle”, dove termina la produzione del sale che, frantumato, si raccoglie e si trasporta  sull’argine principale detto “ariuni”.I cumuli di sale vengono poi ricoperti di tegole di terracotta, dai tenui colori della terra e del sole, per prevenire nella bassa stagione che l’acqua piovana diminuisca la quantità.

Ringrazio Massimo Daidone , la moglie Alberta D’Antoni dell’azienda SA.NI.MA. & C s.a.s. (che gestisce l’antica salina Galia e che  tra i suoi scopi principali,  il recupero e la salvaguardia della tradizione  e dell’arte  di raccogliere il sale, ma vuole anche rilanciare una delle più antiche e produttive  attività del nostro territorio.) ed i loro collaboratori per la totale disponibilità e  l’immensa ospitalità nei nostri confronti facendoci sentire “a casa nostra” !

 

 

“Ricordi sbiaditi”

Termini Imerese (Pa) ha accarezzato a lungo l’idea di uno sviluppo industriale diffuso, capace di dare lavoro e benessere alla gente di un intero comprensorio. Nacque così l’agglomerato industriale, che tante speranze alimentò negli anni ’60/’70, in gran parte deluse da una politica industriale capace soltanto di creare “cattedrali nel deserto” o “cittadelle-fantasma” ; ormai da troppi anni lasciato al completo abbandono. Il recupero dell’agglomerato è utile sia alle imprese che continuano a operare, pur nel contesto difficile attuale, sia a quelle interessate a investire ma non troverebbero oggi un contesto ambientale favorevole.

Pubblicato su : UP – Photography Magazine

 

Analisi del 2015

Sono solo numeri (?)….

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 10.000 volte in 2015. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 4 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Expo Milano 2015 : nutrire il Pianeta, energia per la Vita.

Cos’è lo sapete già mentre questo è come l’ho visto io !

Il Rito della Luce – A.D. 2015

Il Rito della Luce – Piramide 38° parallelo

La Resilienza della Bellezza – Inno alla Gioia di Vivere.

21 giugno ore 16 e 38. È il momento del solstizio d’estate. L’attimo che segna l’inizio astronomico della stagione calda. In astronomia è il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima (estate) o minima (inverno) rispetto alla Terra (ovviamente questo vale se parliamo dell’emisfero boreale, per quello australe è il contrario ). Nelle località lungo il tropico del Cancro e del Capricorno il Sole è allo Zenit, perpendicolare al mezzogiorno locale. Sole a picco niente ombra in parole semplici. La parola viene dal latino solis statio, sole e fermarsi.

Ed è in questo giorno che ogni anno si svolge Il rito della luce , nei giorni delle porte solstiziali, quando il sole trionfa sul buio, e chi partecipa sceglie consapevolmente una via, un cammino di luce. Il rito avviene nel parco della fiumara d’arte dove in questa sola occasione annuale la piramide-38° parallelo (opera dello scultore Mauro Staccioli) viene aperta per favorire al viaggiatore uno sguardo elevato e aperto sull’universo. Il rito si offre come parola di bellezza, come parola maieutica. Negli ultimi anni l’evento è stato preparato del viaggio di alcuni grandi poeti nelle scuole della Fiumara per offrire ai bambini il valore della parola, la sacralità della poesia e il messaggio di Bellezza di essa contiene. L’obiettivo annunciato dal fondatore della Fiumara, Antonio Presti, è “consegnare alle nuove generazioni l’opportunità di riunirsi ogni anno, in quei giorni d’estate, per scegliere ogni volta il trionfo della luce. Affinchè – aggiunge Presti – il futuro si nutra del valore della bellezza universale nel suo assurgere a statuto di rito”.

C.p.a. Park Hotel – 4*

Per molti è più facile e nel contempo più “eclatante” andare a fotografarli non appena approdati nei porti siciliani ma poi giunti nei centri d’accoglienza si sa poco o niente dei migranti e quello che si sa lo si apprende dai media (ma solo quando insorgono) ; io ho preferito trascorrere un po di tempo con loro ! Nel cuore del parco delle Madonie tra la natura incontaminata vi è un centro C.p.a. (centro di prima accoglienza),forse, unico nel suo genere attivo da circa un anno e mezzo. Gestito dalla cooperativa Scarabeo veniamo accolti da Giovanni Dispenza ,operatore e mediatore culturale, dopo le presentazioni di rito ci lascia liberi di interagire con gli “ospiti” (circa 40 migranti di tutte le nazionalità: maliani, gambiani, senegalesi, ganesi, eritrei, sudanesi, etc.). Dopo un po si instaura un rapporto,oserei dire amichevole e  Frankfurt, Luis, Ibrahim ed ancora Amadou ,Sirin ma anche tutti gli altri ci rendono partecipi della  loro giornata quindi musica,cibo (che aggrega sempre) e attività sportive visto che è domenica (mentre durante la settimana vengono impartite lezioni di italiano e attività di socializzazione ma non può mancare qualche ora di palestra e la partita di calcio). I C.p.a. garantiscono prima accoglienza allo straniero rintracciato sul territorio nazionale per il tempo necessario alla sua identificazione e all’accertamento sulla regolarità della sua permanenza in Italia quindi visto l’iter (non sempre rispettato nella tempistica) …. meglio trascorrere il tempo in questa “isola felice” . Devo dire che spesso i C.p.a. vengono definiti,per vari motivi  “ bombe ad orologeria pronte ad esplodere in qualsiasi momento” …. io qui ho percepito tutt’altra cosa . Ho cercato di cogliere la parte buona con qualche bel momento anche se  il dramma per questi uomini resta !

Grazie fratelli,a presto.

Naturalmente ringrazio ,anche e sopratutto, la cooperativa Scarabeo per averci “aperto le porte” con tanta  disponibilità .

Buona visione!

Press & issue 2014

Il mio 2014 fotografico è stato così….e grazie per aver visionato le mie foto e letto i miei articoli (se così mi è concesso definirli!) :

 

Il mio blog nel 2014…non posso lamentarmi !

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

GRAZIE a tutti voi che mi avete omaggiato di un vostro “click”,spero di non deludervi il prossimo anno (…i progetti in cantiere ci sono ! ).

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 9.800 volte in 2014. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 4 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.